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LX PAOLO BOSELLI ricordi, tanto che la Prefazione, che in capo a quei Monumenti si legge, reca pagine che sono letterariamente fra le migliori che il Cipolla abbia scritte. Il Monastero di San Colombano di Bobbio fu, per verità, una delle passioni storiche del Cipolla. Egli preparò, e fu impresa di lunga lena, il Codice Diplomatico che va dal 591 al 1208, e i tre volumi ne verranno presto alla luce. Pubblicò, dopo rincendio del 1904, insieme con Carlo Frati, rinventario dei Codici Bobbiesi della nostra Biblioteca Nazionale Universitaria, in gran parte, mercè sua, prima dell'incendio fortuna¬ tamente riprodotti; e poscia questi Codici diedero materia al primo Volume di una sua Collezione Paleografica Bobbiese. Carlo Cipolla appartiene agli eruditi della storia ; essi espio- ranOj rivedono, rinnovano ; risuscitano i fatti, appurano le testimo¬ nianze, fissano le date e danno all'opera sintetica e classica della storia il nutrimento schietto e verace. Ma si mostrò valente ad as¬ surgere a tutte le regioni della storia col discorso intorno alla Co¬ stituzione Etnografica della Nazione Italiana; ma nel Compendio della Storia Politica di Verona l'erudizione è sinteticamente fusa, genialmente atteggiata. Quel libro, oltrepassando il proprio titolo, assume e certifica testimonianze antiche e recenti e segna nuovi progressi per gli studi della storia veronese, e riesce, per le sue attinenze, ad essere scorta autorevole in un largo campo di storia italiana: la forma n'è sciolta, chiara, quasi famigliarmente discorsiva, con rapidi tocchi rappresen¬ tativi ; è tanta la spontaneità della dottissima vena che alcuna volta l'intreccio dei fatti volge meno strettamente ordinato ; profondo sapere domina la storia del Medio Evo; luce continua, vivo e sentito il pensiero dell'italianità, che esalta il carattere nazionale della bat- tagUa di Legnano, che in ogni corso di eventi levasi vittorioso contro ogni pretensione straniera, che dà alla critica storica impronta fran¬ camente italiana, onde quelle pagine, scritte nel 1899, potrebbero sembrar opera del momento presente. Il Cipolla, che, in qualsiasi momento della giornata ed anche nelle più intime e dolci ore famigliari, non aveva sosta nel leggere e nello scrivere, usava pronta l'abilità dell'indagine e frettolosa la penna. Ma si fidava solamente del documento; citava molto ma, meno forse negli ultimi tempi, non citava a memoria.
Title | Miscellanea di storia italiana. Terza serie. Tomo XVIII. |
Contributors | Regia Deputazione di storia patria. |
Publisher | Stamperia Reale, |
Date | 1918 |
Call Number | DG651.M67 |
Language | Italian |
Subject | Italy History Sources. |
Type | Books/Pamphlets |
Related Resource Identifier | http://yufind.library.yale.edu/yufind/Record/2820196 |
Title | Page LX |
Type | Books/Pamphlets |
Transcript | LX PAOLO BOSELLI ricordi, tanto che la Prefazione, che in capo a quei Monumenti si legge, reca pagine che sono letterariamente fra le migliori che il Cipolla abbia scritte. Il Monastero di San Colombano di Bobbio fu, per verità, una delle passioni storiche del Cipolla. Egli preparò, e fu impresa di lunga lena, il Codice Diplomatico che va dal 591 al 1208, e i tre volumi ne verranno presto alla luce. Pubblicò, dopo rincendio del 1904, insieme con Carlo Frati, rinventario dei Codici Bobbiesi della nostra Biblioteca Nazionale Universitaria, in gran parte, mercè sua, prima dell'incendio fortuna¬ tamente riprodotti; e poscia questi Codici diedero materia al primo Volume di una sua Collezione Paleografica Bobbiese. Carlo Cipolla appartiene agli eruditi della storia ; essi espio- ranOj rivedono, rinnovano ; risuscitano i fatti, appurano le testimo¬ nianze, fissano le date e danno all'opera sintetica e classica della storia il nutrimento schietto e verace. Ma si mostrò valente ad as¬ surgere a tutte le regioni della storia col discorso intorno alla Co¬ stituzione Etnografica della Nazione Italiana; ma nel Compendio della Storia Politica di Verona l'erudizione è sinteticamente fusa, genialmente atteggiata. Quel libro, oltrepassando il proprio titolo, assume e certifica testimonianze antiche e recenti e segna nuovi progressi per gli studi della storia veronese, e riesce, per le sue attinenze, ad essere scorta autorevole in un largo campo di storia italiana: la forma n'è sciolta, chiara, quasi famigliarmente discorsiva, con rapidi tocchi rappresen¬ tativi ; è tanta la spontaneità della dottissima vena che alcuna volta l'intreccio dei fatti volge meno strettamente ordinato ; profondo sapere domina la storia del Medio Evo; luce continua, vivo e sentito il pensiero dell'italianità, che esalta il carattere nazionale della bat- tagUa di Legnano, che in ogni corso di eventi levasi vittorioso contro ogni pretensione straniera, che dà alla critica storica impronta fran¬ camente italiana, onde quelle pagine, scritte nel 1899, potrebbero sembrar opera del momento presente. Il Cipolla, che, in qualsiasi momento della giornata ed anche nelle più intime e dolci ore famigliari, non aveva sosta nel leggere e nello scrivere, usava pronta l'abilità dell'indagine e frettolosa la penna. Ma si fidava solamente del documento; citava molto ma, meno forse negli ultimi tempi, non citava a memoria. |
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