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statuti, documenti e memorie DI villafranca PIEMONTE (1384) 25 « diamo che nella prima metà del secolo XIII esistevano in Villafranca queste « località : « gorreta ultra pellexem — loco uhi dicitur in Marzeruto — loco ubi « dicitur apud Sanctum Vincentium — loco uhi dicitur ad Muxilonum — Via « Caburri — terra ubi dicitur ad pereratum — via qua itur ad bechayrias — loco « ubi dicitur ad leboletum — via bargiarum — via ubi dicitur ad noerium pantacii « — terra ubi dicitur ad podia ultra corpexetis — petra furcunera ». Vi sono no- « minate le famiglie degli Aimar, dei Bocciardi, dei Marini, dei Petitti. « 1239-1245. — In questi anni Tommaso II di Savoja fabbrica il Castello di « Villafranca insieme con una Chiesa a di lui comodo e degli abitanti del Castello. « E nella seconda metà di questo secolo gli abitanti del borgo di Santa Maria « Maddalena, allora detto di Musinasco, fecero innalzare una piccola Chiesa sopra « la piazza del Castello che poi divenne la Parrocchia. Nello stesso tempo Villa- « franca venne cinta da mura che ancor esistevano nel 1550 e che vennero distrutte « poi sulla fine del secolo XVI. 23 Giugno 1235. — Manfredo III di Saluzzo, già investito di Barge, Ron- « caglia e Fontanile (Cantogno) dal Conte Tommaso I di Savoja, ne investe a « sua volta Pietro Inganna dì Barge. L'atto è compiuto « in castro Canthonj ». « I Novembre 1264. — In un atto di vendita seguito nel monastero di Staf- « farda, di una pezza boschiva per parte di Pietro Manisello di Saluzzo, leggesi « che : « Actum fuit hoc in monasterio jamdicto juxta infirmitorium monachorum « ubi testes fuerunt ibi Dominus Marinus de Villafrancha . Raimondus Aicardus « de Busca . Nicholaus de Casali ». Lo stesso Dominus Marinus de Villafrancha, « capostipite conosciuto della nobile e antichissima famiglia Vallafranchese, è « pure teste in altro atto di vendita del 26 aprile 1277 nel monastero di Staffarda. « 1257. -—¦ Tommaso II di Savoja per sicurtà dei patti consentiti agli Astigiani « che il tenevano prigione, con solenne trattato promise di consegnare a quella « repubblica alcune sue terre fra cui il Castello di Villafranca e Giacomo Bertramo « fu deputato a custodirlo : « Castrum Villefranchae debeat custodire Jacobus Ber- « tramus et debet habere salarium duodecim clientum vel secundum quod melius « poterit et ei visum fuerit in numero guardiarum et in expensis ». « 26 Febbrajo 1266. — Il Comune di Barge costituisce un suo procuratore « per le cause vertenti col Marchese Tommaso I di Saluzzo riguardo' al fodro di « Fontanile (Cantogno). « 1275. — Molti cittadini consegnano alla Badia di Cavour i beni che ne « tengono enfiieoticamente in Soave presso Villafranca. Vi figurano assai ' Danielli. «30 Novembre 1278. — Tommaso III di Savoja approva in detto giorno e « mese l'assegnazione e specificazione di beni e diritti in Musinasco fatta a lui ed « all'Abate di Santa Maria di Pinerolo dal giudice Guido Ghersì. Il documento « importante per la topografia dell'epoca ci rivela che in Villafranca esistevano nel « suddetto anno queste località : gorretum de pella ; — gorretum de vayrolio ; — « gorretum de prever ; — via vetula de cargnano ; — lacus blanchardi ; — lacum « ubi dicitur bruchalìer ; —- idrata rotunda ; — pascuum de enfremeria ; — runcha « que sunt ultra pelicem ; — terra hospìtalìs de panchalerìo ; — via de panchalerio « que tendit ad vigonum ; — vìa de podio de lupo ; — vìa publica que tendit a Villafrancha ad Faulas ; — via publica que tendit a fontanellis (Cantogno?) versus « pratum coterium ; —- via vetula de Suavis et de Muxinasco ; — gorretum de
Title | Miscellanea di storia italiana. Terza serie. Tomo XVIII. |
Contributors | Regia Deputazione di storia patria. |
Publisher | Stamperia Reale, |
Date | 1918 |
Call Number | DG651.M67 |
Language | Italian |
Subject | Italy History Sources. |
Type | Books/Pamphlets |
Related Resource Identifier | http://yufind.library.yale.edu/yufind/Record/2820196 |
Title | Page 25 |
Type | Books/Pamphlets |
Transcript | statuti, documenti e memorie DI villafranca PIEMONTE (1384) 25 « diamo che nella prima metà del secolo XIII esistevano in Villafranca queste « località : « gorreta ultra pellexem — loco uhi dicitur in Marzeruto — loco ubi « dicitur apud Sanctum Vincentium — loco uhi dicitur ad Muxilonum — Via « Caburri — terra ubi dicitur ad pereratum — via qua itur ad bechayrias — loco « ubi dicitur ad leboletum — via bargiarum — via ubi dicitur ad noerium pantacii « — terra ubi dicitur ad podia ultra corpexetis — petra furcunera ». Vi sono no- « minate le famiglie degli Aimar, dei Bocciardi, dei Marini, dei Petitti. « 1239-1245. — In questi anni Tommaso II di Savoja fabbrica il Castello di « Villafranca insieme con una Chiesa a di lui comodo e degli abitanti del Castello. « E nella seconda metà di questo secolo gli abitanti del borgo di Santa Maria « Maddalena, allora detto di Musinasco, fecero innalzare una piccola Chiesa sopra « la piazza del Castello che poi divenne la Parrocchia. Nello stesso tempo Villa- « franca venne cinta da mura che ancor esistevano nel 1550 e che vennero distrutte « poi sulla fine del secolo XVI. 23 Giugno 1235. — Manfredo III di Saluzzo, già investito di Barge, Ron- « caglia e Fontanile (Cantogno) dal Conte Tommaso I di Savoja, ne investe a « sua volta Pietro Inganna dì Barge. L'atto è compiuto « in castro Canthonj ». « I Novembre 1264. — In un atto di vendita seguito nel monastero di Staf- « farda, di una pezza boschiva per parte di Pietro Manisello di Saluzzo, leggesi « che : « Actum fuit hoc in monasterio jamdicto juxta infirmitorium monachorum « ubi testes fuerunt ibi Dominus Marinus de Villafrancha . Raimondus Aicardus « de Busca . Nicholaus de Casali ». Lo stesso Dominus Marinus de Villafrancha, « capostipite conosciuto della nobile e antichissima famiglia Vallafranchese, è « pure teste in altro atto di vendita del 26 aprile 1277 nel monastero di Staffarda. « 1257. -—¦ Tommaso II di Savoja per sicurtà dei patti consentiti agli Astigiani « che il tenevano prigione, con solenne trattato promise di consegnare a quella « repubblica alcune sue terre fra cui il Castello di Villafranca e Giacomo Bertramo « fu deputato a custodirlo : « Castrum Villefranchae debeat custodire Jacobus Ber- « tramus et debet habere salarium duodecim clientum vel secundum quod melius « poterit et ei visum fuerit in numero guardiarum et in expensis ». « 26 Febbrajo 1266. — Il Comune di Barge costituisce un suo procuratore « per le cause vertenti col Marchese Tommaso I di Saluzzo riguardo' al fodro di « Fontanile (Cantogno). « 1275. — Molti cittadini consegnano alla Badia di Cavour i beni che ne « tengono enfiieoticamente in Soave presso Villafranca. Vi figurano assai ' Danielli. «30 Novembre 1278. — Tommaso III di Savoja approva in detto giorno e « mese l'assegnazione e specificazione di beni e diritti in Musinasco fatta a lui ed « all'Abate di Santa Maria di Pinerolo dal giudice Guido Ghersì. Il documento « importante per la topografia dell'epoca ci rivela che in Villafranca esistevano nel « suddetto anno queste località : gorretum de pella ; — gorretum de vayrolio ; — « gorretum de prever ; — via vetula de cargnano ; — lacus blanchardi ; — lacum « ubi dicitur bruchalìer ; —- idrata rotunda ; — pascuum de enfremeria ; — runcha « que sunt ultra pelicem ; — terra hospìtalìs de panchalerìo ; — via de panchalerio « que tendit ad vigonum ; — vìa de podio de lupo ; — vìa publica que tendit a Villafrancha ad Faulas ; — via publica que tendit a fontanellis (Cantogno?) versus « pratum coterium ; —- via vetula de Suavis et de Muxinasco ; — gorretum de |
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