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58 RICCARDO ADALGISIO MARINI (( obbligazione d'una Messa in cadun Martedì dell'anno, che ordinò celebrarsi ad (( altro altare, e demolirsi questo attesa l'indecenza del luogo in cui stava alzato. (( Assegnarono li Padroni di questo altare al Rettore della Chiesa dieci giornate (( circa di CampO' nePo regione di Prato Bottero, giusto quanto scrisse il P. Andrea (( Lanceo coli'obbligo di adempire alla menzionata messa ebdomadaria, quali gior- (( nate giusta la deposizione giurata de' periti nel citatoi censo 1665, non fruttavano (( annualmente che scudi cinque romani, per lo che ridotte furono le Messe a trenta (( annue. (( S. Anna {oggidì la B. F. Maria della Centura) ; dalla piissima Duchessa di (( Savoia Anna figliuola di Giano II Rè di Ciproi, consorte del Duca Lodovico, e (( madre del B. Amedeo parimente duca di Savoja, si alzò avanti il 1440. questa (( Cappella dedicata a S. Anna, al di cui altare mandò ella celebrarsi due Messe « in caduna settimana, ed assegnò in perpetuo la di Loro ellemosina sopra le ren- (( dite di Villafranca. Passata la Chiesa ai PP. Agosriniani s'adempì per il tratto di (( più anni alla detta obbligazione, quando essendogli stata ritardata dalli Collettori (( di detta rendita la prescritta ellemosina, l'anno 1547. esposero Eglino un me- « merlale al Sovrano, in cui il Supplicarono di mandare ai predetti Collettori di (( sborsare loro l'ellemosina delle Messe celebrate da sei anni addietro, giusta la (( pia mente della nominata Ser. duchessa, e proseguirsi il pagamento ne' successivi (( tempi. Fu consegnato il memoriale al Consiglio ducale, dal quale fu chiesto ai (( Padri rinstromento di fondazione della Cappella, quale per essere stato involato (( nel precedente saccheg-gio del Convento ed ArchHào soft'erto dal Capitano Tolo- (( sani, e suoi armati, non fu possibile ai Padri il presentarlo, per lo che il detto (( Consiglio, mandò ad un Comissario specialmente a quell'eff'etto spedito in Villa- (( franca di prendere sommarie informazioni della verità dell'Esposto, sì circa al (( riferito peso di Messe, che della non sodisfatta ellemosina, onde in seguito alla (( di lui relazione li 18 Febbr.o 1547, mandò la Camera ducale de' Conti ai Collettori (( de' reddiri ducali di Vihafranca di sodisfare H Padri del passato, ed in Pavvenire (( ogn'anno nelle SS. Feste Natalizie. Si prosegui la celebrazione di dette Messe, e (( il pagamento della sud^ ellemosina dai predetti Collettori, per quanto consta, fin (( circa al 1568, quando in quell'anno per rescritto dei 15 Gennaro dal Ser. Duca (( Filiberto di Savoja fu concessa la comunione di questa Cappella al controllore (( della ducale Camera de' Conri Gio Batta Festa di Villafranca, e ne fu investito (( in qualità di Procuratore del Ser. Duca, e di Vice Padrone colla facoltà al me- (( demmo di deputare, e presentare un idoneo Cappellano a questa Cappella. Due (( scudi d'oro annualmente furono nel diploma assegnati dal Sovrano per l'adem- (( pimento di dette Messe (come ci lasciò scritto il P. Lanceo allora attuale Priore (( di S. Stefano, e Paroco) quale assegnazione nell'originale pergamena rimase og- (( gidì inintelligibile, perchè corrosa, come altresì corrose le parole esprimenri il « numero delle Messe da celebrarsi, quando tutto il residuo rimane otrimamente (( conservato. Si lege addunque in esso « ed affinchè in essa non habbia giammai (( «ad esringuersi la felice memoria, ritolo, e merito di quella Ser.ma Fondatrice (( «non vogliamo che abbia a cessare gli usari officcii per l'anima sua ..... e che (( « mai cessi l'ellemosina che spetta ahi Venerandi Religiosi di quella Chiesa, (( « o ad altri, quali parerà al detto Festa che la servino meglio )>. (( In quall'anno poi intieramente cessata sii la celebrazione di dette Messe fin ora (( s'ignora; e non prima del 1584 nel quale al Visitatore Apostolico fu consegnato (( quest'obbligo, che dai Padri veniva annualmente sodisfatto. Conservo peto sempre (( la R Casa di Savoja il Padronato supremo di questa Cappella, come consta da
Title | Miscellanea di storia italiana. Terza serie. Tomo XVIII. |
Contributors | Regia Deputazione di storia patria. |
Publisher | Stamperia Reale, |
Date | 1918 |
Call Number | DG651.M67 |
Language | Italian |
Subject | Italy History Sources. |
Type | Books/Pamphlets |
Related Resource Identifier | http://yufind.library.yale.edu/yufind/Record/2820196 |
Title | Page 58 |
Type | Books/Pamphlets |
Transcript | 58 RICCARDO ADALGISIO MARINI (( obbligazione d'una Messa in cadun Martedì dell'anno, che ordinò celebrarsi ad (( altro altare, e demolirsi questo attesa l'indecenza del luogo in cui stava alzato. (( Assegnarono li Padroni di questo altare al Rettore della Chiesa dieci giornate (( circa di CampO' nePo regione di Prato Bottero, giusto quanto scrisse il P. Andrea (( Lanceo coli'obbligo di adempire alla menzionata messa ebdomadaria, quali gior- (( nate giusta la deposizione giurata de' periti nel citatoi censo 1665, non fruttavano (( annualmente che scudi cinque romani, per lo che ridotte furono le Messe a trenta (( annue. (( S. Anna {oggidì la B. F. Maria della Centura) ; dalla piissima Duchessa di (( Savoia Anna figliuola di Giano II Rè di Ciproi, consorte del Duca Lodovico, e (( madre del B. Amedeo parimente duca di Savoja, si alzò avanti il 1440. questa (( Cappella dedicata a S. Anna, al di cui altare mandò ella celebrarsi due Messe « in caduna settimana, ed assegnò in perpetuo la di Loro ellemosina sopra le ren- (( dite di Villafranca. Passata la Chiesa ai PP. Agosriniani s'adempì per il tratto di (( più anni alla detta obbligazione, quando essendogli stata ritardata dalli Collettori (( di detta rendita la prescritta ellemosina, l'anno 1547. esposero Eglino un me- « merlale al Sovrano, in cui il Supplicarono di mandare ai predetti Collettori di (( sborsare loro l'ellemosina delle Messe celebrate da sei anni addietro, giusta la (( pia mente della nominata Ser. duchessa, e proseguirsi il pagamento ne' successivi (( tempi. Fu consegnato il memoriale al Consiglio ducale, dal quale fu chiesto ai (( Padri rinstromento di fondazione della Cappella, quale per essere stato involato (( nel precedente saccheg-gio del Convento ed ArchHào soft'erto dal Capitano Tolo- (( sani, e suoi armati, non fu possibile ai Padri il presentarlo, per lo che il detto (( Consiglio, mandò ad un Comissario specialmente a quell'eff'etto spedito in Villa- (( franca di prendere sommarie informazioni della verità dell'Esposto, sì circa al (( riferito peso di Messe, che della non sodisfatta ellemosina, onde in seguito alla (( di lui relazione li 18 Febbr.o 1547, mandò la Camera ducale de' Conti ai Collettori (( de' reddiri ducali di Vihafranca di sodisfare H Padri del passato, ed in Pavvenire (( ogn'anno nelle SS. Feste Natalizie. Si prosegui la celebrazione di dette Messe, e (( il pagamento della sud^ ellemosina dai predetti Collettori, per quanto consta, fin (( circa al 1568, quando in quell'anno per rescritto dei 15 Gennaro dal Ser. Duca (( Filiberto di Savoja fu concessa la comunione di questa Cappella al controllore (( della ducale Camera de' Conri Gio Batta Festa di Villafranca, e ne fu investito (( in qualità di Procuratore del Ser. Duca, e di Vice Padrone colla facoltà al me- (( demmo di deputare, e presentare un idoneo Cappellano a questa Cappella. Due (( scudi d'oro annualmente furono nel diploma assegnati dal Sovrano per l'adem- (( pimento di dette Messe (come ci lasciò scritto il P. Lanceo allora attuale Priore (( di S. Stefano, e Paroco) quale assegnazione nell'originale pergamena rimase og- (( gidì inintelligibile, perchè corrosa, come altresì corrose le parole esprimenri il « numero delle Messe da celebrarsi, quando tutto il residuo rimane otrimamente (( conservato. Si lege addunque in esso « ed affinchè in essa non habbia giammai (( «ad esringuersi la felice memoria, ritolo, e merito di quella Ser.ma Fondatrice (( «non vogliamo che abbia a cessare gli usari officcii per l'anima sua ..... e che (( « mai cessi l'ellemosina che spetta ahi Venerandi Religiosi di quella Chiesa, (( « o ad altri, quali parerà al detto Festa che la servino meglio )>. (( In quall'anno poi intieramente cessata sii la celebrazione di dette Messe fin ora (( s'ignora; e non prima del 1584 nel quale al Visitatore Apostolico fu consegnato (( quest'obbligo, che dai Padri veniva annualmente sodisfatto. Conservo peto sempre (( la R Casa di Savoja il Padronato supremo di questa Cappella, come consta da |
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