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64 > RICCARDO ADALGISIO MARINI (( quello di S. Martino, e di alcuni altri eretti in S. Stefano^ dai PP. Agostiniani, ai (( quali li respettìvi Beneficiati corrisposero la solita limosina ; causa per cui la Sa- (( grestia mai esigè dai detti Beneficiati una giusta, ed equitativa indennisazione (( della Somministranza de' Paramentali, cera ecc. alla quale giusta le determina- (( zioni della Sacra Congregazione, e della Cura di Torino sono tenuti li Beneficiati. (( Santa Croce. Una seconda Cappella, ed sitare s'erge sotto questo titolo della (( S. Croce, la quale in tempO' dell'accennata visita del 1584 apparteneva col Sepolcro (( in piano, e Banco avanti alii Nob. Gio Maria, e Constanzo Fratelli Verduni, e loro (( agnati Giulio, e Giovenale fratelli parimenti de' Verduni, Si consegnò allora il (( Beneficio a questa eretto ascendente il di lui reddito a scudi dieci romani col peso (( di due Messe caduna Settimana, che li predetti Sigri Verduni facevano celebrare (( da un Ecclesiastico Secolare mediante l'ellemosina di sei scudi annui, in scarico (( del Beneficiato il chierico Gio Maria Verduno, Li terreni a questo Benefìcio appar- (( tenenti sono posseduti dal Beneficiato, ed altri tenuti dai Sig.i Verduni col peso (( altresì di Messe perpetue dai quali si fanno sodisfare annualmente. ((**••••*'*'******• (( Circ'al 1684 coll'aggradimento de' Padroni dalla Società del SS. Sacramento (( si atterrò questa Cappella con quella di S. Niccola, di cui qui appresso, e dalla (( medema s'alzò la Cappella grande oggidì ivi esistente a spese di detta Società, (( che dedicò alii SS. Niccola da ToUentino, e Gio da S. Facondo, senza pregiudizio (( del Padronato de' proprietarii di dette Cappelle, e de' rispettivi Vasi Sepolcrali, (( e Banche, ed in quésta nuova Cappella si transferi l'obbligo delle accennate Messe. <( S. Sebastiano. Seguiva questa immediatamente dopo quella della S. Croce, (( la quale nella Visita più fiate menzionata del 1584 fu dichiarata sospensa, e fatta (( la facoltà ai Padri di investirla ad altri Sogettì, ogni qualvolta dai Griffi, e dai (( Pistoni di lei Padroni non fosse stata tosto riparata. Estinti li Griffi si consoHdò (( il Padronato nei Pistoni che a S. Niccola da ToUentino la dedicarono, e succes- (( sivamente passò allì Sigri Colmi dalla Signora Barbara Maria figliuola del fu (( Capitano Michele Pistone unica, ed erede universale, la quale sposò l'avvocato (( N. Colmo di Villafranca. Coll'aggradimento de' Sigri Colmi si disse di sopra fu (( questa atterrata l'anno 1686 20 Luglio con quella della S. Croce e di ambe se né (( formò dalla Società del SS. Sacramento una sola, denominata oggidì la Cappella a grande dedicata come si scrisse a S. Niccola, e S. Gio S. Facondo, in cui si trasferì (( Vobì^ìgo della Messa festiva legata dal fu Sig. Canonico D. Gio Batta Lesna di ,. Torino"^ il quale per testamento rogato Mignotti di Torino, li 16 Xmbre 1738 legò (( alla Cappella sud^ di S. Niccola una messa in cadun giorno festivo di precetto da (( celebrarsi circ'al mezzogiorno nihil deest (stantecchè in quel tempo alle 10 di (( Francia terminava la Messa parochiale) e stabili la di lei Tmosina a ragione di (( una lira caduna per la quale assegnò un capitale censo di lire due mille formato a (( ragione del quatro per cento, che esso testatore teneva verso il Nob. Chiafredo (( Marini di Villafranca. Institui in suo erede universale il Sigr Colmo, al quale (( ordinò, che resrituendosi dal Marini il capitale di detto censo dovesse rimpiegario, (( e procurarne un maggior provento, con cui si aumentasse il numero delle Messe, (( e sempre a ragione di libre i caduna sin'al numero dì cento annue. Legò la per- (( petua nomina del Cappellano ad esso, ed ai di Lui successori, e quando da lui, (( o dai successori non si fosse adempito al legato di detta Messa festiva, sosritui (( alla detta nomina li PP. Agosriniani di S. Stefano di Villafranca coll'obbligo di (( sodisfare alla prescritta Messa. Passato all'eternità il Canonico, da un Cappellano (( nominato dal Sigr Colmo si adempiè al legato, e dal Nob. Marini corrisposta ((
Title | Miscellanea di storia italiana. Terza serie. Tomo XVIII. |
Contributors | Regia Deputazione di storia patria. |
Publisher | Stamperia Reale, |
Date | 1918 |
Call Number | DG651.M67 |
Language | Italian |
Subject | Italy History Sources. |
Type | Books/Pamphlets |
Related Resource Identifier | http://yufind.library.yale.edu/yufind/Record/2820196 |
Title | Page 64 |
Type | Books/Pamphlets |
Transcript | 64 > RICCARDO ADALGISIO MARINI (( quello di S. Martino, e di alcuni altri eretti in S. Stefano^ dai PP. Agostiniani, ai (( quali li respettìvi Beneficiati corrisposero la solita limosina ; causa per cui la Sa- (( grestia mai esigè dai detti Beneficiati una giusta, ed equitativa indennisazione (( della Somministranza de' Paramentali, cera ecc. alla quale giusta le determina- (( zioni della Sacra Congregazione, e della Cura di Torino sono tenuti li Beneficiati. (( Santa Croce. Una seconda Cappella, ed sitare s'erge sotto questo titolo della (( S. Croce, la quale in tempO' dell'accennata visita del 1584 apparteneva col Sepolcro (( in piano, e Banco avanti alii Nob. Gio Maria, e Constanzo Fratelli Verduni, e loro (( agnati Giulio, e Giovenale fratelli parimenti de' Verduni, Si consegnò allora il (( Beneficio a questa eretto ascendente il di lui reddito a scudi dieci romani col peso (( di due Messe caduna Settimana, che li predetti Sigri Verduni facevano celebrare (( da un Ecclesiastico Secolare mediante l'ellemosina di sei scudi annui, in scarico (( del Beneficiato il chierico Gio Maria Verduno, Li terreni a questo Benefìcio appar- (( tenenti sono posseduti dal Beneficiato, ed altri tenuti dai Sig.i Verduni col peso (( altresì di Messe perpetue dai quali si fanno sodisfare annualmente. ((**••••*'*'******• (( Circ'al 1684 coll'aggradimento de' Padroni dalla Società del SS. Sacramento (( si atterrò questa Cappella con quella di S. Niccola, di cui qui appresso, e dalla (( medema s'alzò la Cappella grande oggidì ivi esistente a spese di detta Società, (( che dedicò alii SS. Niccola da ToUentino, e Gio da S. Facondo, senza pregiudizio (( del Padronato de' proprietarii di dette Cappelle, e de' rispettivi Vasi Sepolcrali, (( e Banche, ed in quésta nuova Cappella si transferi l'obbligo delle accennate Messe. <( S. Sebastiano. Seguiva questa immediatamente dopo quella della S. Croce, (( la quale nella Visita più fiate menzionata del 1584 fu dichiarata sospensa, e fatta (( la facoltà ai Padri di investirla ad altri Sogettì, ogni qualvolta dai Griffi, e dai (( Pistoni di lei Padroni non fosse stata tosto riparata. Estinti li Griffi si consoHdò (( il Padronato nei Pistoni che a S. Niccola da ToUentino la dedicarono, e succes- (( sivamente passò allì Sigri Colmi dalla Signora Barbara Maria figliuola del fu (( Capitano Michele Pistone unica, ed erede universale, la quale sposò l'avvocato (( N. Colmo di Villafranca. Coll'aggradimento de' Sigri Colmi si disse di sopra fu (( questa atterrata l'anno 1686 20 Luglio con quella della S. Croce e di ambe se né (( formò dalla Società del SS. Sacramento una sola, denominata oggidì la Cappella a grande dedicata come si scrisse a S. Niccola, e S. Gio S. Facondo, in cui si trasferì (( Vobì^ìgo della Messa festiva legata dal fu Sig. Canonico D. Gio Batta Lesna di ,. Torino"^ il quale per testamento rogato Mignotti di Torino, li 16 Xmbre 1738 legò (( alla Cappella sud^ di S. Niccola una messa in cadun giorno festivo di precetto da (( celebrarsi circ'al mezzogiorno nihil deest (stantecchè in quel tempo alle 10 di (( Francia terminava la Messa parochiale) e stabili la di lei Tmosina a ragione di (( una lira caduna per la quale assegnò un capitale censo di lire due mille formato a (( ragione del quatro per cento, che esso testatore teneva verso il Nob. Chiafredo (( Marini di Villafranca. Institui in suo erede universale il Sigr Colmo, al quale (( ordinò, che resrituendosi dal Marini il capitale di detto censo dovesse rimpiegario, (( e procurarne un maggior provento, con cui si aumentasse il numero delle Messe, (( e sempre a ragione di libre i caduna sin'al numero dì cento annue. Legò la per- (( petua nomina del Cappellano ad esso, ed ai di Lui successori, e quando da lui, (( o dai successori non si fosse adempito al legato di detta Messa festiva, sosritui (( alla detta nomina li PP. Agosriniani di S. Stefano di Villafranca coll'obbligo di (( sodisfare alla prescritta Messa. Passato all'eternità il Canonico, da un Cappellano (( nominato dal Sigr Colmo si adempiè al legato, e dal Nob. Marini corrisposta (( |
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