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66 RICCARDO ADALGISIO MARINI (( l'anno giusta la pia di lui intenzione. Riserbò la nomina del Cappellano, seguita la (( di lui morte alii nipoti Paolo, e Vincenzo di Fratello, e Nipote Ajmari e loro (( discendenti in linea mascolina ; estinti questi chiamò le donne discendenti dai Ajmari (( in infinito. (( L'anno 1539 fu consegnato il reddito della d^ Cappellania, quale ascende a (( scudi 30 annui. A cagione poi delle successive guerre, le 31 giornate si ridussero (( a 22 circa, causa per cui coiraggradimento di Roma si ridusse la Messa sud^ a (( tre caduna settimana, attesa la negligenza de' Cappellani fu più volte l'altare di (( questa Cappella d'chiarato sospeso, ed in specie nel 1584 e 1670 e 1776 in occa- (( sione delle Visite pastorali rimanendo tutt'ora in pessimo stato. (( SS. Giacomo, e Filippo Apostoli. In onore di questi Santi dai Rebuffi, Binel- (( lati, e Pesci s'alzò un'altare nella nave grande appoggiato al Pilastro framediante <( il Sancta Sanctorum, e la moderna Cappella della Centura al quale dai ascen- (( denti di Gio. Rebuffo prima del 1541 furono consegnate ai Rettori della Chiesa (( sei giornate di terra nel territorio di Moretta regione del Boglio coll'obbligo di (( celebrare una messa in ogni settimana in perpetuo, le quali nel 1665 non frutta- (( vano che cinque scudi annui, onde dai Padri Riduttori delle Messe in v'gore del (( già cittato Breve di Alessandro Papa VII, si stabilirono soltanto 30 Messe cadun (( anno. Atterrato questo altare per ordine del più fiate nominato Mongr. di Sarzena (( si trasferi la Messa all'altare maggiore. (( 5. Pietro, Francesco, e Filippo. Esisteva già un altare dedicato a S. Pietro (( appoggiato al pilastro, e rimpetto al già descritto de' SS. Giacomo, e Filippo, (( atterato altresì per comando di Mongr. di Sarzena. (( 55". Onofrio, Crespino. Era questo il 3° altare contro il Pilastro destro verso (( la porta della Chiesa, appartenente alla nobile famiglia Ceruti di Villafranca, al (( quale dal P. Andrea Lanceo si assegnò una Messa perpetua stabilita sopra una (( giornata di terra, quale pezza s'indica altresì nel indice de' Terreni appartenenti alla ((Parochia disteso dallo stesso circ'al 1570 legendosi « Una giornata di Prà asse- (( gnata per S. Onofrio, coerente il Pelice w. Oggidì campo sotto la denominazione (( di Piscina o Roncalermo. Fu questo colli due già descritti atterrato l'anno 1584. (( S. Maria della Consorzia, poi detta del Pulpito. Primacche si collocasse il Pul- (( pito, sopra questo altare da antichissimo tempo era collocata una divota, e mira- (( colosa Immagine di Maria Vergine molto venerata dai antichi Villafranchini. (( S'erge in una Società di Uomini e Donne, la quale chiamarono Consorzia da cui ((fu sempre provisto l'altare per l'addietro appartenente alla famiglia Rovere; da (( questa Società si fondò una Cappellania alla quale assegnò alcune giornate di (( terra coll'obbligo al Cappellano di celebrare una, o due Messe caduna settimana (( in perpetuo. Per essere poi stata conferita questa Cappellania circ'al 1560 al Vend° (( Prete Tomo Bellina, e successivamente al di Lui Nipote Constanzo da alcuni igno- «ranti si consegnò l'anno 1584 al Visitatore Apostolico di Padronato dei Bellina, (( come appunto oggidì da cert'uni si reputò de' Campena a cagione che li Padri (( proprietarii del descritto altare concedettero li 22 aprile 1726 ai detti Campena la (( facoltà di ricoverare sotto alla di lui mensa una Cassetta colle Reliquie de' SS. Meli. (( Teofilo, Verecondo, ed Innocenzo consegnategli dal P. Girolamo Missionario Cap- (( puccino nelle Valli di Lucerna, e di ornario di Contraltare; quali Reliquie per alcuni ((anni si portarono processionalmente per la Parochia, colla Solenizazione della ((festa. Quantunque fin dal 1584 ne fosse stata ordinata di questo, e dei descritti la ((demolizione col trasporto della divota immagine ad altro altare a beneplacito de (( Padri del Convento, ciò non ostante sussistè fin'alli 26 febr. 1788, ma non già la
Title | Miscellanea di storia italiana. Terza serie. Tomo XVIII. |
Contributors | Regia Deputazione di storia patria. |
Publisher | Stamperia Reale, |
Date | 1918 |
Call Number | DG651.M67 |
Language | Italian |
Subject | Italy History Sources. |
Type | Books/Pamphlets |
Related Resource Identifier | http://yufind.library.yale.edu/yufind/Record/2820196 |
Title | Page 66 |
Type | Books/Pamphlets |
Transcript | 66 RICCARDO ADALGISIO MARINI (( l'anno giusta la pia di lui intenzione. Riserbò la nomina del Cappellano, seguita la (( di lui morte alii nipoti Paolo, e Vincenzo di Fratello, e Nipote Ajmari e loro (( discendenti in linea mascolina ; estinti questi chiamò le donne discendenti dai Ajmari (( in infinito. (( L'anno 1539 fu consegnato il reddito della d^ Cappellania, quale ascende a (( scudi 30 annui. A cagione poi delle successive guerre, le 31 giornate si ridussero (( a 22 circa, causa per cui coiraggradimento di Roma si ridusse la Messa sud^ a (( tre caduna settimana, attesa la negligenza de' Cappellani fu più volte l'altare di (( questa Cappella d'chiarato sospeso, ed in specie nel 1584 e 1670 e 1776 in occa- (( sione delle Visite pastorali rimanendo tutt'ora in pessimo stato. (( SS. Giacomo, e Filippo Apostoli. In onore di questi Santi dai Rebuffi, Binel- (( lati, e Pesci s'alzò un'altare nella nave grande appoggiato al Pilastro framediante <( il Sancta Sanctorum, e la moderna Cappella della Centura al quale dai ascen- (( denti di Gio. Rebuffo prima del 1541 furono consegnate ai Rettori della Chiesa (( sei giornate di terra nel territorio di Moretta regione del Boglio coll'obbligo di (( celebrare una messa in ogni settimana in perpetuo, le quali nel 1665 non frutta- (( vano che cinque scudi annui, onde dai Padri Riduttori delle Messe in v'gore del (( già cittato Breve di Alessandro Papa VII, si stabilirono soltanto 30 Messe cadun (( anno. Atterrato questo altare per ordine del più fiate nominato Mongr. di Sarzena (( si trasferi la Messa all'altare maggiore. (( 5. Pietro, Francesco, e Filippo. Esisteva già un altare dedicato a S. Pietro (( appoggiato al pilastro, e rimpetto al già descritto de' SS. Giacomo, e Filippo, (( atterato altresì per comando di Mongr. di Sarzena. (( 55". Onofrio, Crespino. Era questo il 3° altare contro il Pilastro destro verso (( la porta della Chiesa, appartenente alla nobile famiglia Ceruti di Villafranca, al (( quale dal P. Andrea Lanceo si assegnò una Messa perpetua stabilita sopra una (( giornata di terra, quale pezza s'indica altresì nel indice de' Terreni appartenenti alla ((Parochia disteso dallo stesso circ'al 1570 legendosi « Una giornata di Prà asse- (( gnata per S. Onofrio, coerente il Pelice w. Oggidì campo sotto la denominazione (( di Piscina o Roncalermo. Fu questo colli due già descritti atterrato l'anno 1584. (( S. Maria della Consorzia, poi detta del Pulpito. Primacche si collocasse il Pul- (( pito, sopra questo altare da antichissimo tempo era collocata una divota, e mira- (( colosa Immagine di Maria Vergine molto venerata dai antichi Villafranchini. (( S'erge in una Società di Uomini e Donne, la quale chiamarono Consorzia da cui ((fu sempre provisto l'altare per l'addietro appartenente alla famiglia Rovere; da (( questa Società si fondò una Cappellania alla quale assegnò alcune giornate di (( terra coll'obbligo al Cappellano di celebrare una, o due Messe caduna settimana (( in perpetuo. Per essere poi stata conferita questa Cappellania circ'al 1560 al Vend° (( Prete Tomo Bellina, e successivamente al di Lui Nipote Constanzo da alcuni igno- «ranti si consegnò l'anno 1584 al Visitatore Apostolico di Padronato dei Bellina, (( come appunto oggidì da cert'uni si reputò de' Campena a cagione che li Padri (( proprietarii del descritto altare concedettero li 22 aprile 1726 ai detti Campena la (( facoltà di ricoverare sotto alla di lui mensa una Cassetta colle Reliquie de' SS. Meli. (( Teofilo, Verecondo, ed Innocenzo consegnategli dal P. Girolamo Missionario Cap- (( puccino nelle Valli di Lucerna, e di ornario di Contraltare; quali Reliquie per alcuni ((anni si portarono processionalmente per la Parochia, colla Solenizazione della ((festa. Quantunque fin dal 1584 ne fosse stata ordinata di questo, e dei descritti la ((demolizione col trasporto della divota immagine ad altro altare a beneplacito de (( Padri del Convento, ciò non ostante sussistè fin'alli 26 febr. 1788, ma non già la |
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