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GLI ULTIMI ANNI DI REGNO DI VITTORIO AMEDEO III RE DI SARDEGNA 409 che fece dire al generale Bonaparte che il Direttorio neirinvern(^> 1795 e 1796 aveva chiesto troppo al Piemonte, che era cosi distrutto e gli veniva tolto ogni sbocco sul mare. Capitolo XVL Ultima campagna di Guerra nelle Alpi od Appennini Aprile 1796. I. Situazione airaprirsi delle ostilità. In Francia si era stati poco contenti dell'inazione del generale Scherer dopo la sua brillante vittoria di Finale del Novembre 1795. Il Direttorio' l'aMeva trovato freddo ed imbarazzato nell'esecuzione dei suoi progetti di attacchi contro l'Italia e si era disgustato di lui, quindi lo richiamò e lo surrogò nel Comando in Capo dal generale Napoleone Bo¬ naparte. Questi giunse nella riviera di Ponente Ligure al finire del Marzo 1796. Il generale Bonaparte trovò le milizie, di cui veniva a prendere il comando, nella miseria ei con due gravi piaghe, la diserzione e l'indisciplina. Ma presto seppe rianimarle, poiché rimettendo fra loro la disciplina severa diede loro munizioni, viveri e rinforzi. Esso poi seppe farsi obbedire da tutti anche dai vittoriosi generali come Massena ed inspirò a tutti, grandi e piccoli, la piena fiducia nella vittoria (i). « Dopo la terribile sconfitta dell'Armata Austriaca nella riviera di Gè- (( nova succeduta nel finirle^ del novembre 1795 e per la quale le Regie «truppe non ostante che abbiano sostenuto nello stesso tempo l'attacco a nelle montagne superiori, dovettero abbandonare Garesio, Bagnasco e sì V< godette nel Piemonte una mediocre tranquillità in tutto l'inverno. Sul (( finire del Febbraio 1796 i Francesi già si preparavano per fare nei primi « giorni del mese di Marzo una irruzione dalla parte di Ceva, mentre che (i) Noi per narrare questa campagna ci serviamo delle Memorie del Capo di Stato Maggiore Piemontese, M. Costa de Beauregard^ Mémoires historiques, tome 3, pag. 575, e del manoscritto Peiroleri, Biblioteca di S. M. a Torino, N. 14205. Peiroleri era Segre¬ tario deirAocademìa delle Scienze in Torino nel 1796, poi diventò Segretario delFAmba- sciata Sarda a Parigi col Conte Prospero Balbo, negli anni 1797 e 1798. Fu quindi molto ben informato della situazione in Piemonte in quei dì. Inoltre, il manoscritto del Peiroleri lo crediamo inedito o poco cognito, pure sventuratamente non ha le pagine numerate è una minuta.
Title | Miscellanea di storia italiana. Terza serie. Tomo XVIII. |
Contributors | Regia Deputazione di storia patria. |
Publisher | Stamperia Reale, |
Date | 1918 |
Call Number | DG651.M67 |
Language | Italian |
Subject | Italy History Sources. |
Type | Books/Pamphlets |
Related Resource Identifier | http://yufind.library.yale.edu/yufind/Record/2820196 |
Title | Page 408 |
Type | Books/Pamphlets |
Transcript | GLI ULTIMI ANNI DI REGNO DI VITTORIO AMEDEO III RE DI SARDEGNA 409 che fece dire al generale Bonaparte che il Direttorio neirinvern(^> 1795 e 1796 aveva chiesto troppo al Piemonte, che era cosi distrutto e gli veniva tolto ogni sbocco sul mare. Capitolo XVL Ultima campagna di Guerra nelle Alpi od Appennini Aprile 1796. I. Situazione airaprirsi delle ostilità. In Francia si era stati poco contenti dell'inazione del generale Scherer dopo la sua brillante vittoria di Finale del Novembre 1795. Il Direttorio' l'aMeva trovato freddo ed imbarazzato nell'esecuzione dei suoi progetti di attacchi contro l'Italia e si era disgustato di lui, quindi lo richiamò e lo surrogò nel Comando in Capo dal generale Napoleone Bo¬ naparte. Questi giunse nella riviera di Ponente Ligure al finire del Marzo 1796. Il generale Bonaparte trovò le milizie, di cui veniva a prendere il comando, nella miseria ei con due gravi piaghe, la diserzione e l'indisciplina. Ma presto seppe rianimarle, poiché rimettendo fra loro la disciplina severa diede loro munizioni, viveri e rinforzi. Esso poi seppe farsi obbedire da tutti anche dai vittoriosi generali come Massena ed inspirò a tutti, grandi e piccoli, la piena fiducia nella vittoria (i). « Dopo la terribile sconfitta dell'Armata Austriaca nella riviera di Gè- (( nova succeduta nel finirle^ del novembre 1795 e per la quale le Regie «truppe non ostante che abbiano sostenuto nello stesso tempo l'attacco a nelle montagne superiori, dovettero abbandonare Garesio, Bagnasco e sì V< godette nel Piemonte una mediocre tranquillità in tutto l'inverno. Sul (( finire del Febbraio 1796 i Francesi già si preparavano per fare nei primi « giorni del mese di Marzo una irruzione dalla parte di Ceva, mentre che (i) Noi per narrare questa campagna ci serviamo delle Memorie del Capo di Stato Maggiore Piemontese, M. Costa de Beauregard^ Mémoires historiques, tome 3, pag. 575, e del manoscritto Peiroleri, Biblioteca di S. M. a Torino, N. 14205. Peiroleri era Segre¬ tario deirAocademìa delle Scienze in Torino nel 1796, poi diventò Segretario delFAmba- sciata Sarda a Parigi col Conte Prospero Balbo, negli anni 1797 e 1798. Fu quindi molto ben informato della situazione in Piemonte in quei dì. Inoltre, il manoscritto del Peiroleri lo crediamo inedito o poco cognito, pure sventuratamente non ha le pagine numerate è una minuta. |
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