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418 DE GERBAIX DI SONNAZ (( battè la truppa del suddetto colonnello (Mulkasorwich), che mise in fuga (( e gli riprese ogni cosa (i). « Dalle altre nostre pairti, si cominciò pure alla mattina del 13 aprile (( l'attacco'. I Francesi forzarono la gola di Millesimo (2)», V. I Piemontesi separati dagli Austriaci — Combattimento di San Michele — Battaglia di Mondovì - Combattimento vittorioso dei Dragoni del Re al Brichetto. L'obbiettivo, che il generale in capo Bonaparte voleva raggiungere, era di separare l'esercito piemontese daHesercito austriaco, e di porre fra loro una grande lontananza che rendesse impossibile di aiutarsi e di concer¬ tare insieme i loro movimenti. Il suo scopo principale era specialmente di isolare l'eseroito del Re di Sardegna, e di distruggerlo, riunendo tutte le sue forze contro di esso, inseguendolo' senza tregua: sino a che Re Vittorio Amedeo III fosse costretto ad invocare la pace, e concluderla separata¬ mente dai suoi due alleati, l'Austria e l'Inghilterra. Per eseguire questo piano, così accorto, mentre continuava a com¬ battere il Beaulieu, spingendolo verso Alessandria, costringeva il generale Colli, comandante dei Piemontesi, di abbandonargli sei leghe di terreno 3ulla sinistra, minacciaindolo sempre sulle retrovie. I generali francesi Au¬ gereau e Serrurier manovravano per compiere questo scopo sui lati dell'e¬ sercito piemontese, sempre disposti ad avvolgere le colonne sarde. In al¬ lora Colli credette indispensabile di appoggiarsi sul campo trincerato di Ceva, che era stato perfezionato nella campagna del 1794, ma che però non diede che un riposo di due giorni nell'aprile 1796 alle truppe piemontesi. Il gnerale Bonapairtle in persona dirigeva tutte le mosse contro i piemontesi. Questa attività straordinaria dei Repubblicani, questa continuità di attacchi consigliarono il generale Colli di ritirarsi di nuovo al di là di Ceva a due leghe verso la Bicocca, posizione eccellente al confluente della Cor- saglia e del Tanaro, avendo la sua destra alla Madonna di Vico, e la sua sinistra alla Niella. Il generale Colli copriva così la città di Mondovì e pre¬ sentava una fronte quasi invulnerabile su tutta la sua estensione. Esso Colli sperava poter tenere così qualche tempo, ad aspettare i rinforzi che gli erano annunciati da Torino, e che il Beaulieu, riavutosi dalle sue scon¬ fitte, fosse tornato alla riscossa. Ma nessuno conosceva ancora il terribile avversario che avevano contro di loro, il generale Bonaparte. Questi aveva previsto ciò che si verificava, allontanando l'uno dall'al¬ tro i due eserciti, d'Austria e di Piemonte, e aumentando ogni giorno la di- (i) Ms. Peiroleri. (2) In nota il Peiroleri aggiunge (a Millesimo, per quanto mi s idisse, i Francesi co¬ strinsero anche le monache a ballare). Il Peiroleri dà sempre curiosi aneddoti nelle sue Memorie. Bouvier Felix, citato.
Title | Miscellanea di storia italiana. Terza serie. Tomo XVIII. |
Contributors | Regia Deputazione di storia patria. |
Publisher | Stamperia Reale, |
Date | 1918 |
Call Number | DG651.M67 |
Language | Italian |
Subject | Italy History Sources. |
Type | Books/Pamphlets |
Related Resource Identifier | http://yufind.library.yale.edu/yufind/Record/2820196 |
Title | Page 417 |
Type | Books/Pamphlets |
Transcript | 418 DE GERBAIX DI SONNAZ (( battè la truppa del suddetto colonnello (Mulkasorwich), che mise in fuga (( e gli riprese ogni cosa (i). « Dalle altre nostre pairti, si cominciò pure alla mattina del 13 aprile (( l'attacco'. I Francesi forzarono la gola di Millesimo (2)», V. I Piemontesi separati dagli Austriaci — Combattimento di San Michele — Battaglia di Mondovì - Combattimento vittorioso dei Dragoni del Re al Brichetto. L'obbiettivo, che il generale in capo Bonaparte voleva raggiungere, era di separare l'esercito piemontese daHesercito austriaco, e di porre fra loro una grande lontananza che rendesse impossibile di aiutarsi e di concer¬ tare insieme i loro movimenti. Il suo scopo principale era specialmente di isolare l'eseroito del Re di Sardegna, e di distruggerlo, riunendo tutte le sue forze contro di esso, inseguendolo' senza tregua: sino a che Re Vittorio Amedeo III fosse costretto ad invocare la pace, e concluderla separata¬ mente dai suoi due alleati, l'Austria e l'Inghilterra. Per eseguire questo piano, così accorto, mentre continuava a com¬ battere il Beaulieu, spingendolo verso Alessandria, costringeva il generale Colli, comandante dei Piemontesi, di abbandonargli sei leghe di terreno 3ulla sinistra, minacciaindolo sempre sulle retrovie. I generali francesi Au¬ gereau e Serrurier manovravano per compiere questo scopo sui lati dell'e¬ sercito piemontese, sempre disposti ad avvolgere le colonne sarde. In al¬ lora Colli credette indispensabile di appoggiarsi sul campo trincerato di Ceva, che era stato perfezionato nella campagna del 1794, ma che però non diede che un riposo di due giorni nell'aprile 1796 alle truppe piemontesi. Il gnerale Bonapairtle in persona dirigeva tutte le mosse contro i piemontesi. Questa attività straordinaria dei Repubblicani, questa continuità di attacchi consigliarono il generale Colli di ritirarsi di nuovo al di là di Ceva a due leghe verso la Bicocca, posizione eccellente al confluente della Cor- saglia e del Tanaro, avendo la sua destra alla Madonna di Vico, e la sua sinistra alla Niella. Il generale Colli copriva così la città di Mondovì e pre¬ sentava una fronte quasi invulnerabile su tutta la sua estensione. Esso Colli sperava poter tenere così qualche tempo, ad aspettare i rinforzi che gli erano annunciati da Torino, e che il Beaulieu, riavutosi dalle sue scon¬ fitte, fosse tornato alla riscossa. Ma nessuno conosceva ancora il terribile avversario che avevano contro di loro, il generale Bonaparte. Questi aveva previsto ciò che si verificava, allontanando l'uno dall'al¬ tro i due eserciti, d'Austria e di Piemonte, e aumentando ogni giorno la di- (i) Ms. Peiroleri. (2) In nota il Peiroleri aggiunge (a Millesimo, per quanto mi s idisse, i Francesi co¬ strinsero anche le monache a ballare). Il Peiroleri dà sempre curiosi aneddoti nelle sue Memorie. Bouvier Felix, citato. |
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